#WithRefugees è la campagna lanciata quest’anno dal UNHCR in occasione della Giornata Internazionale del Rifugiato del 20 giugno, ricorrenza che ci tocca nel profondo, di cui lo scorso anno abbiamo già parlato tramite il nostro blog e le pagine di GIOIA.
È un tema che ci tocca come esperienza diretta perchè in questi due anni abbiamo avuto la fortuna di accogliere nel nostro staff diversi ragazzi provenienti da percorsi di migrazione e richiesta di asilo.
Vivere e conoscere le storie di questi ragazzi ci ha permesso di andare oltre i numeri e le statistiche delle emergenze.
Già lo scorso anno avevamo parlato di Alieu, uno dei ragazzi africani che lavorano con noi, e in occasione di questa giornata ci piace riprendere la sua storia.
Alieu è partito dal Gambia da solo poco più che bambino; già allora era un ragazzo con le idee chiare e determinato, che si è messo senza paura in strada per affrontare a piedi un viaggio che durerà circa due anni.
La stessa determinazione risulta evidente oggi, quando ci racconta la sua storia con serenità e ci dice di mantenere la sua famiglia in Africa come fosse la cosa più normale a 21 anni: nessun pensiero superfluo oscuri la sua mente, nessun astio, nessuna energia è spesa nel lamento o in una semplice malinconia.
Alieu studia e lavora sin dal suo primo giorno in Italia.
In appena sei mesi dal suo arrivo ha conseguto la licenza media che gli ha aperto le possibilità di iniziare a lavora e ampliare la sua formazione. Avrebbe voluto iscriversi al liceo linguistico, ma lo studio non gli avrebbe permesso di lavorare; per questo, con il senso pratico che lo contraddistingue, si iscrisse ad un corso di cucina con attestato HACCP. Non aveva mai cucinato prima, ma intuiva che forse quella potrebbe essere la strada giusta.
Con umiltà ma caparbietà inizia il suo percorso, inserendosi nel team Olivia come semplice lavapiatti:
“Non avevo esperienza, avrei fatto di tutto; ma sapevo che non volevo rimanere lì, così da subito ho iniziato a fare tutto quello di cui c’era bisogno per imparare il più possibile. Le persone che lavoravano con me lo sapevano che io volevo fare sempre di più e mi hanno aiutato”.
Con la sua buona volontà e perseveranza Alieu non si è fermato al primo passo del suo cammino e ad oggi lavora in cucina come aiuto cuoco e panettiere.
Nessuna distrazione e sogni grandi: sta già pensando ad aprire un ristorante, magari in Gambia, dove dare lavoro alla sua famiglia.
Se gli chiedete dove si veda fra qualche anno la sua risposta è secca ed essenziale: vado dove c’è lavoro.
Il turno di Alieu inizia alle 4 del mattino, 8 ore dopo le quali trova ancora la voglia di studiare: segue un corso di lingua inglese, nonostante sia la sua lingua madre, per ottenere una certificazione riconosciuta, ed è iscritto a scuola guida.
Fondamentale per il suo percorso è stata la famiglia tutor a cui è stato affidato appena sbarcato ad Augusta, Flavia Bottaro e Simone Gianlongo, che lo hanno accolto e gli hanno permesso di studiare, accompagnadolo ogni giorno, come dei veri genitori, da Augusta a Siracusa per seguire le lezioni e dando quell’affetto umano che ancora oggi li unisce: quest’estate li porterà in Gambia per fargli conoscere la sua famiglia natale.
Da parte di Alieu ringraziamo ancora una volta i tutori Flavia e Simone, e Simona Cascio di Accoglirete, sua tutor legale, per il lavoro e l’affetto.
Noi di Olivia non possiamo che essere grati ad Alieu per l’insegnamento umano che ogni giorno ci dona: la determinazione a raggiungere i nostri desideri attraverso un continuo impegno.
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